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Etichettatura di prodotti cosmetici. Tutto quello che c’è da sapere.

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I cosmetici fanno parte della nostra routine quotidiana: dalla doccia mattutina all’igiene orale, dal rituale della barba per gli uomini a quella detersione e idratazione del viso delle donne. Dai deodoranti, ai profumi, dal trucco ai solari e così via.

Consumatori sempre più attenti ed etichettatura sempre più trasparente

I consumatori diventano sempre più attenti alla qualità e quindi alla composizione dei componenti dei cosmetici che usano per la cura della propria persona. Anche in relazione all’aumento di allergie e intolleranze a determinate sostanze, è molto importante la massima trasparenza nell’etichettatura dei vari prodotti.
Queste esigenze sono tutelate dalla legislazione italiana ed europea.
Il Regolamento europeo 1223/2009 garantisce la sicurezza dei prodotti cosmetici e tutela la salute dei consumatori e dell’etichettatura in particolare si occupa l’articolo 19.
La normativa specifica tutte le indicazioni, in caratteri indelibili e facilmente leggibili che il recipiente e l’imballaggio dei prodotti cosmetici devono elencare: dalla lista degli ingredienti, alla data di scadenza, dalle precauzioni di impiego nell’utilizzo al numero della partita di fabbricazione. Inoltre la lingua nella quale vanno indicate le informazioni deve essere quella dello Stato membro in cui il prodotto viene commercializzato.
Prima di essere immesso sul mercato, il prodotto deve essere etichettato e confezionato rispettando specifici requisiti stabiliti dal regolamento cosmetici e la sua formulazione deve essere notificata al portale europeo CPNP.
Entro la cornice legislativa europea si inserisce anche il Decreto del Ministro della Salute 27 settembre 2018 che ‘descrive le procedure di controllo del mercato interno dei prodotti cosmetici, ivi incluse le attività connesse ai controlli dei prodotti stessi, degli operatori di settore e delle buone pratiche di fabbricazione e gli adempimenti e comunicazioni che gli operatori del settore sono tenuti ad espletare’.
Il ministero della salute ha dunque pubblicato il modello per la comunicazione che i siti di produzione cosmetica devono presentare via PEC ai sensi dell’articolo 8 di tale decreto, entro trenta giorni dall’inizio dell’attività di produzione di cosmetici.

La Chemical Consultings: la consulenza continua e personalizzata

Per disbrigarsi in tutte le delicate pratiche previste dalle leggi (nazionali e dell’UE) è dunque indispensabile affidarsi ad un team di esperti di comprovata esperienza.
A tal riguardo, un’azienda che possiamo senz’altro annoverare tra le eccellenze di questo settore è la Chemical Consultings (divisione di Safe and Sound S.r.l.) che si occupa di consulenza in normative di settore nazionali, europee ed internazionali, nel campo della gestione delle sostanze e dei prodotti chimici.
La Chemical Consultings affianca le aziende nelle procedure per l’adeguamento legislativo in modo personalizzato e continuo. Questo è molto importante, in quanto la materia è oggetto di una continua regolamentazione che, anche in vista dei cambiamenti climatici e l’esigenza di tutelare l’ambiente, diventerà sempre più restrittiva in tutti i settori merceologici.
Per quanto riguarda in particolare l’etichettatura dei prodotti, la Chemical Consulting aiuta il distributore o formulatore di prodotti cosmetici a predisporre l’etichetta dei prodotti scegliendo i claims, le avvertenze, riportando l’elenco degli ingredienti, le date di scadenza e la PaO come richiesto dalla norma. Inoltre, trasmette per conto del cliente le notifiche al portale CPNP.
Per tutte le informazioni potete visitare il loro portale: www.chemicalsconsulting.eu

Fonte foto: chemicalconsulting.eu

 

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